di Ruggero Cairo
Nella giornata di giovedì 23, una delegazione di Espressioni d’arte ha avuto l’onore di visitare il maestro Carmelo Conte, un rinomato pittore e scultore di Latiano (socio onorario del prima citato gruppo associativo), la cui fama si estende ben oltre i confini nazionali. L’incontro ha visto la partecipazione dei seguenti Artisti dell’ Associazione: Andrea Contaldi, Gabriella Viapiana, Ruggero Cairo, Conny Lattarulo, Cosimo Roma, Vito Distante, Vita Bagnulo e Augusta Semeraro, tutti accomunati da una profonda passione per l’arte e dalla curiosità di scoprire l’universo creativo del maestro.
Accolti con calore e cordialità, gli ospiti sono stati immersi in un’esperienza che ha superato ogni aspettativa. La conversazione si è animata attorno ai temi dell’arte, della creatività e della vita stessa, grazie ai racconti giovanili del maestro Conte, che hanno messo in luce le sue prime esperienze artistiche e come queste abbiano contribuito a formare non solo il suo stile, ma anche la sua visione del mondo.
L’ambiente era costellato di calchi di sculture maestose, bozzetti, quadri di grande impatto visivo e bassorilievi evocativi mentre le attrezzature per modellare, i pennelli, i colori e le tele erano disposti in modo da rendere palpabile, nella sua corporeità, il processo creativo che avviene dietro ogni opera. La sensazione di trovarsi in un luogo dove l’arte prende forma era tangibile e contribuiva a sottolineare la differenza tra i tanti artisti che possono semplicemente vantarsi di un titolo e quei veri “artisti” che infondono nei loro lavori qualcosa di unico e prezioso.
Il maestro Conte è un artista di quelli che non si limitano a riprodurre la realtà attraverso la tecnica pittorica o scultorea, ma sanno arricchire le loro opere con innumerevoli ingredienti, così l’emozione, le sensazioni, la comunicazione di messaggi sociali e l’espressione di un amore profondo per la vita, in particolare quella contadina, diventano parte integrante delle sue creazioni. Ogni scultura, ogni dipinto racconta storie di fatica, di sacrifici, ma anche di gioia, riflettendo la vita dei contadini che ha segnato in modo indelebile la sua esistenza e il suo percorso artistico.
Le opere di Conte comunicano un messaggio universale, una narrazione che riesce a parlare direttamente al cuore di chiunque ne fruisca. In particolare, i volti dei suoi contadini, spesso segnati dalle rughe della vita e dalla fatica, raccontano storie di amore per la terra, di resilienza e di speranza, nonostante le dure prove quotidiane. Gli occhi affaticati, le schiene piegate, ma allo stesso tempo carichi di una gioia semplice e autentica, sono emblematici dell’intera esperienza umana. Attraverso i suoi lavori, il maestro invita lo spettatore a riflettere sulle angosce e le sofferenze del lavoro agricolo, trasformando il dolore in una forma d’arte che comunica bellezza e profondità.
La conversazione si è poi spostata sull’importanza della narrazione visiva nell’arte contemporanea e su come gli artisti debbano essere testimoni della propria epoca, portando alla luce le sfide e le speranze della società moderna. Nell’epoca attuale, in cui le immagini hanno un potere enorme, è fondamentale che gli artisti utilizzino questo strumento per raccontare storie significative, che possano educare e sensibilizzare il pubblico su questioni rilevanti. L’arte diventa, così, non solo un mezzo di espressione personale, ma anche uno strumento di denuncia e di cambiamento sociale.
L’esperienza di visitare il maestro Carmelo Conte si è rivelata non solo un’opportunità per apprendere da un grande artista, ma anche un momento di crescita personale per tutti gli intervenuti. La bellezza dell’arte sta nella sua capacità di unire le persone, di ispirarle e di farle riflettere su ciò che conta davvero nella vita. Ognuno dei partecipanti ha portato a casa una ricchezza di emozioni e spunti di riflessione, alimentando il desiderio di continuare a esplorare e comprendere il mondo dell’arte e delle sue innumerevoli forme.
Alla luce dell’esperienza vissuta, i membri della delegazione hanno espresso il desiderio di ripetere occasioni simili, incontrando altri grandi artisti del territorio. La speranza è quella di creare una rete di collaborazione e di scambio culturale che possa arricchire ulteriormente il panorama artistico locale e favorire il dialogo tra diverse generazioni di artisti. Chi scrive ritiene fondamentale sostenere e valorizzare queste figure che, con il loro impegno e la loro creatività, contribuiscono a dare voce e visibilità alla ricchezza culturale del nostro paese.
In conclusione, la visita al maestro Carmelo Conte è stata un’esperienza indimenticabile, capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano. Il suo lavoro, intriso di passione e dedizione, serve da ispirazione per chiunque creda nel potere trasformativo dell’arte e nel suo ruolo fondamentale nella società. Con la speranza di poter vivere presto altre simili esperienze, ci si allontana dallo studio del maestro con il cuore colmo di gratitudine e ammirazione, pronti a tornare e a immergersi nuovamente in quel mondo incantato e vero che solo l’arte sa offrire.