Maestri del Novecento Omaggiano La Costituzione Italiana
Tornare alla democrazia dopo la devastazione della seconda guerra mondiale fu per l’Italia un percorso faticoso, un complesso ma straordinario cammino di ricostruzione e rinascita. L’esposizione composta da 27 opere d’arte, realizzate per l’occasione da importanti artisti, è frutto di un attento e accurato lavoro di analisi e selezione delle opere messe a disposizione di artisti emiliano-romagnoli con l’obiettivo di ricreare in un percorso artistico, la storia della nascita della Repubblica. Giochi di luce, di colore, di significati tradotti in chiave moderna, accompagneranno i visitatori lungo un viaggio nella storia. La mostra è organizzata in collaborazione con l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna con il Patrocinio del Comune di Forlì, del Comune di Ostuni, della Proloco Ostuni Marina e dal Museo Civico di Ostuni.
Il Palazzo Tanzarella di Ostuni ospiterà la mostra Maestri del Novecento omaggiano la Costituzione Italiana, promossa dall’Associazione Culturale Iris Versari e dall’Associazione Culturale Espressioni d’Arte. In precedenza è stata già presentata l’inverno scorso nella sede della Regione Emilia-Romagna, nel comune di Cesenatico e nel comune di Forlì.
L’inaugurazione ufficiale, alla presenza del Sindaco di Ostuni avv. Guglielmo Cavallo, è fissata per Sabato 28 settembre alle ore 18,30
In esposizione figurano opere di nove noti artisti attivi in ambito emiliano-romagnolo. Si tratta di Lidia Bagnoli, Pier Giovanni Bubani, Cristian Casadei, Pietro Lenzini, Enrico Manelli, Felice Nittolo, Osvaldo Piraccini, Massimo Sansavini, Alberto Zamboni, chiamati dall’Associazione Iris Versari nella ricorrenza dei settant’anni della Costituzione della Repubblica Italiana a sostenere un progetto di riflessione e di confronto incentrato sui doveri e sui diritti del nostro ordinamento democratico.
Diversi fra loro per stili, linguaggi e modalità espressive, ma anche per ambiti generazionali, gli artisti in mostra compongono un quadro d’insieme notevolmente interessante: transitando, ad esempio, dalla figurazione esistenziale di un ‘decano’ dell’arte romagnola come Osvaldo Piraccini (classe 1931) o del faentino Pietro Lenzini (1947) ai paesaggi immaginari del bolognese Alberto Zamboni (1971). La mostra resterà aperta al pubblico fino al 27 ottobre.